F.A.Q.

 

Perché per memorizzare gli odori, gli aromi TASTERPLACE dovrebbero essere meglio di spezie, frutta e fiori veri, insomma, delle materie prime che si possono reperire fresche?

La risposta è semplice: per registrare nella nostra mente un aroma bisogna annusarlo alla cieca, ed è spesso complicato non pensare all’aspetto di un frutto, di un fiore o di una spezia “veri”. Inoltre è fondamentale ripetere questa procedura più volte a distanza di ore, giorni o anche settimane; questo implicherebbe rifare la spesa ogni volta che ci si vuole allenare, senza contare che alcuni frutti e fiori potrebbero essere fuori stagione. Gli aromi in bottiglietta sono quindi il metodo più facile e veloce per allenarsi; usare questo mezzo comodo e pratico, comunque, non esclude il fatto che si possa anche acquistare la materia prima “fresca” a piacimento, però invoglia chi li utilizza a scoprire ed imparare sempre nuovi odori anche nella vita di tutti i giorni.

 

Se per imparare a conoscere gli aromi di un vino bisogna necessariamente degustarne tanto e fare molta pratica, a questo punto gli aromi non rischiano di diventare superflui?

No, gli aromi non rimpiazzano in alcun modo la pratica fatta tramite degustazione, ma sono utilissimi e la possono facilitare. Gli aromi sono un modo per “rompere il ghiaccio” e prendere dimestichezza con uno strumento spesso sconosciuto ed inesplorato: il proprio olfatto. Memorizzare alcuni sentori di base aiuta la degustazione pratica del vino rendendone più facile l’identificazione.

 

Gli aromi in bottiglietta sono rispondenti agli aromi reali?

Sì, perché gli aromi sono estratti naturali o molecole di sintesi che riproducono fedelmente odore/aroma caratteristico. Sono stati selezionati con l’aiuto di sommelier professionisti e la purezza degli aromi è verificata tramite analisi chimiche. Chiaramente gli aromi reali possono avere più sfumature poiché, ad esempio, una mela cambia lievemente aroma a seconda della tipologia, della stagione, del grado di maturazione.

 

Gli aromi in bottiglietta sono rispondenti agli aromi nei vini reali?

Gli aromi TasterPlace sono creati con le stesse molecole olfattive che le analisi chimiche hanno evidenziato nei vini. Tuttavia in un vino queste molecole possono essere presenti in concentrazioni inferiori ed essere sovrapposte tra loro, risultando quindi più difficili da riconoscere. Un esempio è la molecola alfa-ionone che dona al fiore violetta il suo profumo caratteristico e che è presente in moltissimi vini rossi ed in particolare in quelli ottenuti da uva Nebbiolo: in boccetta l’alfa ionone è intenso e ricorda subito la violetta, mentre nel vino è molto delicato e richiede allenamento per essere riconosciuto. Un altro esempio è l’acetato di isoamile che riproduce l’aroma caratteristico della banana e che si ritrova in cibi e bevande. Se annusato in purezza da l’impressione di una banana “stilizzata”, perché manca delle sfumature verdi e tropicali, ma proprio per questo è più facile da memorizzare e più simile all’aroma presente nei vini.

Questo vuol dire che gli Aromi di TasterPlace sono utilissimi per allenare l’olfatto alla degustazione, ma non sostituiscono il alcun modo la pratica che bisogna fare con la degustazione del vino in bicchiere.

 

I sommelier professionisti consigliano l’utilizzo degli aromi come strumento di apprendimento?

Sì. Gli aromi in bottiglietta per allenare l’olfatto vengono utilizzati come strumento di apprendimento in moltissimi corsi professionali per sommelier, in Italia e all’estero. Molti sommelier ed enologi di fama internazionale ne promuovono l’utilizzo.

 

12 aromi non sono troppo pochi?

Gli aromi in un vino sono numerosissimi, ma la nostra esperienza ci ha portati a realizzare un kit di 10-15 aromi che permette di risvegliare il proprio olfatto e apprendere rapidamente.

Ad ogni modo, per chi volesse andare oltre, c’è la possibilità di combinare diversi kit TasterPlace con aromi diversi o di personalizzarne uno. In questo modo il numero di aromi TasterPlace a vostra disposizione per allenarsi si moltiplica: 12, 24, 36, 48, 60…

 

Perché facciamo fatica a sentire alcuni odori? Sono più tenui?

Scoprirete che alcuni odori sono più intensi ed immediati, mentre altri richiedono più concentrazione e ripetute “sniffate”. 

La facilità con cui percepiamo un odore è dovuta a diversi fattori, alcuni dipendono dall’odore stesso (la volatilità e la concentrazione delle molecole odorifere) e altri dipendono da noi stessi (la nostra soglia di percezione, l'affaticamento, l'esperienza). Per approfondimenti consultare il blog  https://tasterplace.com/blogs/news/perche-facciamo-fatica-a-sentire-alcuni-odori-sono-piu-tenui.